Muiznieks: Vittime molestie a scuola, a forte rischio suicidio
(DIRE – Notiziario Minori) Roma, 3 ott. – Vanno tutelati i diritti dei minori Lgbti. È quanto si legge in una nota del commissario dei diritti umani del Consiglio d’Europa Nils Muiznieks.
Il Consiglio d’Europa è la principale organizzazione di difesa dei diritti umani del continente. Include 47 Stati membri, 28 dei quali fanno anche parte dell’Unione europea. Tutti gli Stati membri del Consiglio d’Europa sono segnatari della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, un trattato concepito per proteggere i diritti umani, la democrazia e lo stato di diritto.
“Anche se minori- spiega Muiznieks- le persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuali sono spesso vittime di molestie e violenze, a scuola, a casa e sui social network.
Questo fenomeno compromette gravemente il loro benesse e li incita a nascondere la loro identità personale”. Secondo il commissario “come tutti i bambini hanno diritti al godimento dei diritti umani e hanno bisogno di sentirsi sicuri di partecipare pienamente alla vita della società”. Il commissario riporta poi il risultato di una inchiesta condotta dall’agenzia dei diritti fondamentali dell’Ue, secondo la quale “almeno il 60% delle persone LGBT intervistate hanno personalmente sperimentato commenti o comportamento negativi a scuola a causa del loro orientamento sessuale o identità di genere”. Inoltre, l’80% “ha sentito commenti negativi o constatato comportamenti negativi perché uno dei loro compagni di classe è stato percepito come una persona LGBT”. Una situazione che il commissario definisce “inaccettabile ed è doloroso da sopportare per i giovani LGBTI, di cui molti a rischio suicidio. Secondo uno studio irlandese, infatti, più della metà degli intervistati, al di sotto dei 26 anni, hanno pensato seriamente di mettere fine ai propri giorni. È chiaro che le molestie compromettono le possibilità di riuscita a scuola dei giovani LGBTI e viola il diritto all’istruzione senza discriminazione e il diritto di godere del miglior stato di salute possibile”.
Il commissario ha sottolineato che “la lotta contro il bullismo omofobico e transfobico richiede attenzione e impegno da parte delle scuole e delle autorità scolastiche” e che i giovani “hanno il diritto di ricevere informazioni concrete sulla sessualità e la diversità di genere. Gli sforzi per combattere contro le molestie devono essere accompagnati da formazione in materia di parità, di genere e sessualità. Altro argomento delicato è quello del rapporto in famiglia, perché secondo Muiznieks “resta difficile per molti genitori e altri parenti accettare che i minori siano LGBT”. Sempre secondo l’indagine dell’agenzia dei diritti fondamentali dell’Ue, il 35% dei giovani intervistati “nasconde alla propria famiglia di essere LGBT”. Quando questi sono costretti a lasciare le proprie famiglie rischiano di diventare ‘senzatetto’ (in Gran Bretagna la percentuale di persone LGBT ha raggiunto il 25% tra i giovani). I giovani LGBTI, conclude il commissario, “devono essere in grado di esercitare il loro diritto di partecipare a tutti gli aspetti della vita comunitaria” e allo stesso tempo “dobbiamo proteggere i bambini contro la violenza LGBTI e molestie a casa, a scuola, su Internet, nello sport e nello spazio pubblico” ed è “necessario che i Governi adottino misure sistematiche per migliorare la sicurezza di questi bambini e garantire loro parità di trattamento”.