Roma – Allarme del Consiglio nazionale degli utenti per tutelare i giovanissimi da certi videogiochi: «Subito un pronto intervento normativo che porti a sanzioni efficaci per chi vende ai minori videogiochi vietati eduna campagna informativa sui media per sensibilizzare i genitori sui pericoli legati all’utilizzo da parte dei minori di videogiochi adatti agli adulti».
L’ sos del Consiglio nazionale degli utenti parte dalla segnalazione di aver «ricevuto numerose proteste da parte di genitori, per la quantità di scene di violenza, di sesso e di turpiloquio presenti in alcuni videogiochi di ultima generazione».
Tra i titoli finiti nel mirino, GTA V, Assassin’s Creed, Call of Duty, God of War, peraltro segnalati dallo stesso codice Pegi (Pan European Game Information).
«Il problema – commenta Angela Nava Mambretti, presidente del Cnu – è che l’indicazione del limite d’età sulla confezione del videogioco non sempre viene percepita dai genitori come un indice di pericolosità, bensì del livello di difficoltà: ci sono anche persone che si compiacciono della bravura dei propri figli in grado di giocare con un videogame per adulti».
Ad aggravare la situazione, ricorda il Consiglio nazionale degli utenti, è il fatto che «in Italia non è prevista alcuna sanzione per i commercianti che vendano tali prodotti anche a minorenni».
Il Cnu ricorda perciò a genitori e rivenditori che «il n.18 in un riquadro rosso riportato sulla confezione del videogioco significa letteralmente, secondo il Pegi, che il gioco è `adatto alla maggiore eta´ e implica la descrizione di scene di violenza molto realistiche, a volte così pesanti da indurre sentimenti di disgusto e repulsione.
E ancora: «Per violenza si intende non solo la presenza di ferite, mutilazioni e morte di personaggi assolutamente realistici, ma anche l’eventuale presenza di immagini o rumori che possano alterare il normale stato psicologico della persona, provocando sensazioni di paura, angoscia o stress; è inoltre presente una quantità di sangue che spesso si può modificare od annullare grazie a delle opzioni».
Annota Cnu che «Il linguaggio può essere estremamente volgare, le scene di sesso possono avere connotazioni esplicite così come l’uso di sostanze stupefacentì».