Il Coordinamento Genitori Democratici esprime la sua assoluta contrarietà a questa ipotesi di sostegno della scuola paritaria . L’affermazione che circola in questi giorni, secondo la quale una simile operazione sarebbe legittimata dall’offerta di pubblica utilità del servizio svolto dalle scuole pubbliche paritarie, è assolutamente antitetica rispetto al dettato costituzionale non soltanto per motivi etici e normativi ma, fondamentalmente, perché sostiene la demarcazione di una linea di discrimine inaccettabile tra le opportunità offerte a studenti della scuola pubblica statale e studenti della scuola pubblica paritaria.
In un momento in cui la crisi economica morde a tal punto da rendere impossibile la semplice manutenzione degli edifici scolastici, il sostegno adeguato della formazione dei docenti, il sostegno economico attraverso il trasferimento di fondi d’Istituto a malapena sufficienti alla gestione di una scuola pubblica, in un momento in cui una delle opportunità fondamentali del Paese per tornare a crescere, appare evidente essere quella del potenziamento dell’Istituzione scolastica, ci si preoccupa di sostenere chi, legittimamente, sceglie di affidare l’educazione dei propri figli alle scuole private. 4000 euro potrebbero sostenere il funzionamento di una scuola pubblica per mesi, potrebbero consentire alle famiglie in difficoltà di acquistare i libri e il materiale scolastico per i propri figli per tutto il percorso dell’obbligo, potrebbero dare una spinta propulsiva a qualsiasi piano dell’offerta formativa. Appare iniqua e inspiegabile dunque, l’ipotesi di destinare fondi preziosi alla scelta, ripetiamo, assolutamente legittima, di chi per altrettanto legittime ragioni, siano esse logistiche, ideologiche, confessionali o altro, non fa della scuola pubblica di Stato la sua prima scelta. L’istituzione scolastica statale, unica in grado di garantire l’ascensore sociale, propulsore privilegiato della crescita di un Paese, è stata garantita gratuita per tutti dai padri costituenti che allo stesso tempo hanno previsto la legittima scelta della scuola privata purché senza oneri per lo Stato proprio a questo scopo.
Il dettato costituzionale non è solo una norma di tipo finanziario, ma una precisa regola di attribuzione di responsabilità. Lo Stato ha la responsabilità prioritaria di garantire un’istruzione di qualità a tutti, senza privilegiare né il ceto sociale, né particolari opzioni di valore o visioni del mondo (salvo quelle della libertà, della democrazia, della uguale dignità di ciascuno).
Tutte le risorse disponibili vanno investite in questa direzione.
Il Coordinamento Genitori Democratici chiede dunque al Governo di rispettare il dettato costituzionale e conferma il proprio impegno assoluto affinché i diritti delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi sia rispettato e garantito, in primis, proprio dalle Istituzioni che governano questo Paese.