Cari genitori,
a seguito delle recenti circolari ministeriali relative ai viaggi di istruzione, anche in considerazione del drammatico evento che lo scorso mese, in Spagna, ha coinvolto diversi studenti, di cui 7 italiani, ci sembra opportuno fare il punto della situazione sulla normativa vigente in materia e sul ruolo degli organi collegiali in proposito, con l’obbiettivo di sottolinearne alcuni aspetti, di cui tutte le istituzioni scolastiche dovrebbero tenere conto nel progettare e deliberare viaggi e uscite didattiche:
I VIAGGI DI ISTRUZIONE
circolare prot. n. 291 del 14.10.1992. La circolare del ’92 riguarda diversi aspetti dell’organizzazione delle visite di istruzione: le finalità didattiche, la differenziazione dei diversi tipi di viaggi di istruzione, il richiamo alle modalità di partecipazione dei docenti accompagnatori, ed infine la scelta del mezzo di trasporto e dell’agenzia di viaggio. Si tratta di una circolare onnicomprensiva che affronta l’organizzazione della visita di istruzione sia sotto il profilo didattico che tecnico.
…’i viaggi devono prefiggersi -obiettivi consistenti, …, nell’arricchimento culturale e professionale degli studenti che vi partecipano- é necessario che gli alunni medesimi siano preventivamente forniti di tutti gli elementi conoscitivi e didattici idonei a documentarli sul contenuto delle iniziative stesse’….
…’Si rammenta che i viaggi devono essere funzionali agli obiettivi cognitivi, culturali e didattici peculiari a ciascun tipo di scuola e di indirizzo di studi’….
…’Nessun viaggio può essere effettuato ove non sia assicurata la partecipazione di almeno due terzi degli alunni componenti le singole lassi coinvolte, anche se è auspicabile la presenza pressoché totale degli alunni delle classi’….
…’non possono essere chieste alle famiglie degli alunni quote di compartecipazione di rilevante entità, o comunque, di entità tale da determinare situazioni discriminatorie che vanificherebbero, oltre tutto, la stessa natura e finalità dei viaggi d’istruzione’….
…’si conviene che nella programmazione dei viaggi debba essere prevista la presenza di almeno un accompagnatore ogni quindici alunni, fermo restando che l’eventuale elevazione di una unità e fino ad un massimo di tre unità complessivamente per classe può essere deliberata, sempre che ricorrano effettive esigenze connesse con il numero degli studenti e il bilancio dell’istituzione scolastica lo consenta’…
…’Tutti i partecipanti a viaggi, visite o gite di istruzione debbono essere garantiti da polizza assicurativa contro gli infortuni’…
Nota n. 674 del 3 febbraio 2016 e successiva nota n. 2059 del 14 marzo 2016 Forniscono indicazioni sulle modalità organizzative delle visite guidate e dei viaggi di istruzione, al fine di renderle più sicuri gli spostamenti degli studenti.
…’è fondamentale che i criteri che inducono alla scelta di un servizio di trasporto non siano solo di carattere economico (offerta più vantaggiosa) ma tengano in primaria considerazione alcune garanzie di sicurezza’…
Attraverso la nota prot. n. 674/2016 il MIUR ha trasmesso alle scuole Il Vademecum realizzato dalla Polizia Stradale, nella successiva si forniscono alcune linee interpretative che ci sembra importante ribadire: le responsabilità, in capo al conducente, di mantenere, per tutta la durata del viaggio, un comportamento che non esponga a rischi le persone trasportate. In questo caso, la responsabilità della condotta è solo del conducente medesimo e la verifica dell’idoneità alla guida dello stesso ricade sulla società dei trasporti per la quale presta servizio. Non è compito quindi del personale docente o del dirigente scolastico l’accertamento di detta idoneità. Il Vademecum elaborato dalla Polizia stradale effettua un puntuale riepilogo degli obblighi previsti dalle norme di condotta, e invita gli insegnanti a segnalare alla Polizia medesima, in una dimensione di esercizio di senso civico, eventuali comportamenti considerati a rischio dei quali dovessero avere testimonianza diretta (come ad esempio parlare al cellulare, ascoltare musica con auricolari, bere alcolici o mangiare alla guida, ecc.).
La nota informa che c’è la possibilità di rivolgersi anche alla Sezione di Polizia Stradale più vicina alla scuola e richiedere l’intervento della stessa per un controllo del mezzo di trasporto e la verifica dell’idoneità del veicolo e del conducente la mattina, prima della partenza, in caso sorgano dubbi sulla regolarità degli stessi.
La nota non attribuisce nuove responsabilità ai docenti e dirigenti scolastici. In particolare, per quanto attiene agli accertamenti circa lo stato dei mezzi di trasporto, si tratta di documenti e verifiche che la scuola è tenuta a richiedere alla società di trasporti che viene di volta in volta individuata.
Per norma, da anni, i pullman prima di arrivare a scuola a prendere i bambini/ragazzi, devono recarsi in un punto specifico di incontro nel quale sottoporsi alle valutazioni tecniche dei vigili urbani: funzionamento luci, freni, spie, presenza di certificazione dei controlli di legge sui mezzi, …. Il controllo dei documenti da parte dei docenti accompagnatori dovrebbe essere prassi consolidata, non sempre è così ed è importante che vi sia un forte richiamo in tal senso da parte del consiglio di Istituto.
Spesso le scuole tendono a sottovalutare, nell’assegnazione dei bandi di gara relativi ai viaggi di istruzione, criteri diversi da quello economico (ad esempio cinture di sicurezza, pedane per l’accesso ai disabili…) Ricordiamo che la predisposizione del piano gite è compito del collegio docenti, l’approvazione dello stesso è invece compito del Consiglio di Istituto che è tenuto a verificare il rispetto di tutte le norme, non solo quelle relative alla sicurezza.
Nel valutare il piano gite i consigli di classe ed il consiglio di istituto dovrebbero riappropriarsi del proprio ruolo di indirizzo, ponendosi questioni come il tipo di relazione tra le proposte fatte ed i percorsi didattici delle classi, il senso da attribuire alle uscite didattiche all’interno del POF. I viaggi di istruzione dovrebbero essere precedute da attività didattiche volte a preparare ed a motivare gli studenti agli stessi, sia relativamente ai contenuti didattici sia relativamente alle modalità di comportamento e relazione. Solo così queste esperienze potranno mantenere le loro qualificanti motivazioni: svago, socializzazione, arricchimento culturale, permettendo a tutti, studenti, insegnanti e genitori di viverle al meglio.