Apprendiamo con stupore e grande preoccupazione la notizia che l’applicazione delle nuove norme in materia di sicurezza, si tradurrebbe nella concreta possibilità di una condanna fino a 4 anni di reclusione – con pena minima di 2 anni – per i ragazzi e le ragazze che sono stati denunciati per l’occupazione del Liceo Virgilio di Roma. Il tutto, probabilmente, senza la possibilità di usufruire della “condizionale”.
Il Coordinamento Genitori Democratici ritiene gravissima questa gestione “muscolare” di una vicenda che nasce dall’esternazione di un malessere e dalla richiesta di attenzione a tematiche care agli studenti e alle studentesse. Uno Stato che rinuncia a dialogare con le proprie generazioni più giovani e pensa di imporre la propria logica con la forza, è uno Stato fragile che ha già perso in partenza.
Ferme restando le responsabilità che le studentesse e gli studenti hanno deciso di affrontare nel momento in cui hanno occupato la scuola, come ultima ratio, nel tentativo di far conoscere e valere le proprie ragioni inascoltate, il Coordinamento Genitori Democratici si pone al loro fianco nella richiesta di considerare il dialogo come strumento prioritario. Il confronto rimane l’unica strada percorribile soprattutto in considerazione del fatto che ci si rivolge a persone nel pieno del loro percorso formativo di cittadinanza.
Con questa convinzione il Coordinamento Genitori Democratici si pone al fianco delle studentesse e degli studenti che come risposta alle loro legittime istanze hanno avuto, da parte dello Stato, unicamente una dimostrazione di forza poco comprensibile nel metodo e certamente inefficace nel merito.
COORDINAMENTO GENITORI DEMOCRATICI
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