CONCORSO A PRESIDE: UNA PROCEDURA DA ULTIMARE, NELL’INTERESSE DELL’UTENZA

COMUNICATO STAMPA

Con una sentenza emessa il 2 luglio 2019, il TAR del Lazio ha annullato il “Concorso a preside” che era giunto ormai al suo epilogo. L’11 luglio terminano gli orali e a seguire è prevista la compilazione delle graduatorie a seguito della quale, con procedura informatica, si dovrebbero allocare i quasi tremila vincitori (o parte di questi) sul territorio nazionale.

Al netto di possibili e auspicabili ribaltamenti dal Consiglio di Stato, il pericolo attuale è che a settembre saranno ancora i vecchi Dirigenti Scolastici ad assicurare la gestione di quasi 3000 scuole sulle 8000 presenti sul territorio nazionale, con grave danno per l’utenza. Ricordando gli accorpamenti degli ultimi anni, si registreranno ancora casi drammatici di reggente su numerosi plessi per singolo dirigente scolastico (anche più di una decina nei casi più eclatanti).

Il CGD Nazionale si unisce ai diversi portatori di interesse, dai sindacati della scuola alle istituzioni scolastiche stesse, nel richiedere che la procedura concorsuale, fatti salvi i diritti individuali dei ricorrenti, sia salvaguardata al fine di consentire a tutti una serena partenza dell’anno scolastico il primo di settembre 2019.

COORDINAMENTO GENITORI DEMOCRATICI

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