Pasto da casa:
finalmente la parola fine su questa vicenda, che negli ultimi anni scolastici ha creato tensioni e divisioni tra scuole, enti locali e famiglie?
Le Sezioni Unite della Cassazione hanno stabilito, accogliendo il ricorso del Comune di Torino e del Ministero dell’Istruzione, e ribaltando una pronuncia favorevole ai genitori degli alunni che preferivano alla mensa il pasto portato da casa, che non esiste un «diritto soggettivo» a mangiare il panino portato da casa «nell’orario della mensa e nei locali scolastici» e la gestione del servizio di refezione è rimesso «all’autonomia organizzativa» delle scuole.
“Portare il «panino da casa», scrivono i giudici, comporta una «possibile violazione dei principi di uguaglianza e di non discriminazione in base alle condizioni economiche, oltre che al diritto alla salute, tenuto conto dei rischi igienico-sanitari di una refezione individuale e non controllata».
Quindi tutto risolto? Non crediamo sarà così: il richiamo all’autonomia organizzativa» delle scuole apre scenari potenzialmente critici a livello di singola scuola, in cui saranno gli organi collegiali a doversi esprimere relativamente alle richieste delle famiglie ed in funzione delle disponibilità date dai singoli comuni.
Nel condividere pienamente i principi enunciati nella sentenza della cassazione (considerazione del tempo mensa come tempo scuola, del momento del pasto come momento educativo e didattico e di non discriminazione tra alunni) il CGD chiede che l’istituzione scolastica e gli enti locali si facciano carico delle reali problematiche emerse dal dibattito in questi mesi: qualità del cibo somministrato, costo del servizio, che deve essere equo e sostenibile per tutti, esistenza di reali progetti di educazione alimentare che devono coinvolgere genitori ed insegnanti.
L’obiettivo deve essere quello che tutti gli alunni possano consumare un pasto di qualità a prezzi equi, indipendentemente dalle condizioni economiche della famiglia di appartenenza e non quello di vedere decine di bambini uscire da scuola, mentre i loro compagni si recano a mensa, per rientrare al termine della stessa.
Questa si sarebbe una sconfitta per tutti!
COORDINAMENTO GENITORI DEMOCRATICI
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