Impossibile costruire solide competenze sociali senza affrontare i temi del rispetto, della parità di genere e del rapporto con il proprio corpo. Ignorate la Convenzione di Instanbul e le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sull’educazione sessuale. — L’approvazione definitiva della legge sull’educazione civica rappresenta una grande occasione persa da parte del nostro Paese per ridurre il ritardo strutturale con gli altri Paesi europei sull’educazione al rispetto, alla parità di genere e alla sessualità. Hanno trovato spazio, giustamente, l’educazione stradale, ambientare, alimentare. Nessuna menzione, tuttavia, sull’educazione sessuale e alle differenze. Sebbene il provvedimento preveda sulla carta contenuti importanti ai fini dello sviluppo delle competenze sociali di cittadinanza, sono almeno due le criticità che potevano essere evitate. Da un lato parliamo di una legge senza finanziamenti, senza un piano dettagliato per la gestione concreta di tutti gli insegnamenti proposti in sole 33 ore annue e senza un programma di formazione dei docenti. Dall’altro, cosa più grave, l’aver completamente ignorato il percorso già realizzato in precedenza dal MIUR con il piano nazionale sulla parità di genere e l’educazione al rispetto che si poneva l’obiettivo di attuare la Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne. E’ impossibile costruire competenze sociali solide senza affrontare i temi del rispetto, della parità di genere e del rapporto con il proprio corpo. A dirlo è l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nelle linee guida pubblicate già nel 2011. In tutta Europa infatti, l’educazione di genere va di pari passo con l’educazione sessuale. Uniche eccezioni: Bulgaria, Lituania, Romania Cipro e Polonia. Allo stesso modo, è impossibile contrastare il cyberbullismo senza intervenire in maniera concreta sul piano della prevenzione, che è strettamente legata a queste tematiche. In un Paese in cui i dati sul femminicidio, sull’omofobia, sul discorso d’odio e sulla diffusione delle infezioni a trasmissione sessuale sono sempre più allarmanti, è grottesco che il reinserimento dell’educazione civica ignori in questo modo la salute, i diritti e il benessere psicofisico delle nuove generazioni. |
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