quando è la classe politica a pretendere di riscrivere la storia; quando il tentativo di cambiare la verità storica su periodi bui della storia italiana, con totale spregio anche dell’autonomia della magistratura, viene da reiterate dichiarazione del Presidente della Commissione Scuola e Cultura, per costruire una nuova memoria, abbiamo il dovere, come Associazione democratica, di esprimere le nostre riflessioni non prive di preoccupazioni ed apprensioni.
Le preoccupazioni derivano dal rischio reale che ai nostri ragazzi venga propinata come storia condivisa una “nuova” narrazione pubblica che nulla ha a che fare con l’Italia della Costituzione.
Sarebbe facile la tentazione di archiviare come risibile questo tentativo, data la pochezza delle motivazioni e la goffaggine culturale di chi le sostiene , ma noi riteniamo di non dover sottovalutare cosa appare dietro le dichiarazioni : costruire una nuova storia d’Italia che annulli l’antifascismo sancito dalla nostra Costituzione e con esso le stragi che sono state, citando il Presidente Mattarella, “teatro di una spietata strategia eversiva neofascista… che hanno tentato di aggredire la libertà conquistata dagli italiani” .
Le preoccupazioni aumentano nell’assistere ad un progressiva riduzione dei processi formativi e culturali della scuola pubblica: con il Decreto legge 71/2024 i “campus” tecnico professionali pubblici/privati, rigorosamente quadriennali, saranno stabiliti dalle imprese del territorio che in essi investiranno: una scuola asservita alle imprese, dove agli studenti si affida sempre più il ruolo di “passivi e fedeli esecutori, diligenti riproduttori, docili strumenti senza volontà” citando Gianni Rodari.
Il Coordinamento Genitori Democratici rimarrà vigile, non rinnegherà o dimenticherà i valori che hanno accompagnato tutta la sua lunga storia di difesa della scuola pubblica, baluardo di democrazia del nostro Paese.
COORDINAMENTO GENITORI DEMOCRATICI
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